venerdì 20 gennaio 2012

PAESESERA - 19 GENNAIO 2012



Da Santamaria a Mastandrea, artisti in rivolta: “Riprendiamoci i diritti”

Oggi alla Casa del Cinema un incontro per annunciare la volontà del gruppo di costituire una società di raccolta e gestione dei diritti degli artisti interpreti ed esecutori. Nel video Una commedia italiana che NON fa ridere, interpretato tra gli altri da Battiston, Marcorè, Mastandrea, Scamarcio, Valeri, Ragonese e Solarino, l’urgenza di un’azione che prende le mosse dal caso Imaie e dall’incertezza normativa che riguarda la materia. Claudio Santamaria: “Siamo nati come gruppo di studio, oggi la svolta” DI CHIARA GELATO
Lo slogan ‘riprendiamoci i nostri diritti’ non potrebbe essere più appropriato, anche perché qui va preso alla lettera. Sì, perché gli ‘indignati’ che oggi si sono riuniti in massa alla Casa del Cinema, capitanati da Claudio Santamaria e Cinzia Mascoli, sono tutti artisti italiani dello spettacolo legati dalla volontà di proporre un nuovo modello di (auto)gestione dei diritti di interpreti ed esecutori.
LIBERALIZZARE E MODERNIZZARE - Si chiamano Artisti 7607, nome che si richiama alla data di redazione (il 7 giugno 2007) dello Statuto Sociale Europeo degli Artisti - a cui si riferiscono - e contano più di 1.000 associati (nel comitato direttivo ci sono, insieme alla Mascoli e a Santamaria, tra gli altri, Elio Germano, Neri Marcorè, Pivio e Carmen Giardina). Da gruppo di studio nato “per far fronte all’emergenze Imaie”, l’istituto deputato alla tutela dei diritti degli artisti dichiarato estinto e poi di fatto ri-costituito come ente privato sottoposto al controllo di 3 Ministeri e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono diventati promotori di un’alternativa per la liberalizzazione e la modernizzazione del sistema di rappresentanza, oltre che nuovi interlocutori per Istituzioni e classe politica.
SANTAMARIA: "SOLO IN ITALIA UN MONOPOLIO NON SCRITTO" - L’On. Paola De Micheli (PD) ne ha sposato la causa, proponendo al Governo una norma – domani sapremo se verrà introdotta nel decreto liberalizzazioni - che prevede la modifica della legislazione in materia di diritti connessi al diritto d’autore ‘al fine di abrogare tutte le disposizioni contraddittorie che oggi ostacolano di fatto il libero esercizio dell’attività di impresa in questo mercato’. Perché, ha commentato oggi Claudio Santamaria, “in Italia, in assenza di una normativa chiara, vige un monopolio non scritto e assolutamente arbitrario, che non esiste in nessun altro Paese”.
VERSO L'AUTOGESTIONE - La situazione la chiarisce bene il video Una commedia italiana che NON fa ridere promosso dagli Artisti 7607, in cui i volti di Battiston, Marcorè, Germano, Sassanelli, Mastandrea, Scamarcio, Valeri, Ragonese e Solarino si alternano davanti a un fondale nero – con un sonoro angoscioso da thriller - per raccontare le vicende legate alla liquidazione dell’Imaie, l’incertezza normativa che regola la materia in Italia e le motivazioni di una nuova scelta di autogestione per un settore che vale 70 miliardi di euro e conta 1 milione e mezzo di addetti. “Abbiamo preso la crisi dell’Imaie come un’opportunità - chiarisce Cinzia Mascoli - e questo video parla di come vogliamo cambiare le cose. Non si tratta di una guerra all’Imaie, ma della proposta di un’alternativa che si fondi sulla necessità di cambiare i metodi e di gestire bene i soldi che ci sono. Stiamo facendo sul serio: abbiamo già mandato la nostra lista di iscritti alla Siae, a Rai e a Mediaset”. In sala, tra i tanti volti noti, ci sono quelli di Rolando Ravello, Paolo Sassanelli, Alessandro Roja, mentre intervengono in collegamento telefonico Elio Germano e Neri Marcorè. Gianluigi Chiodaroli, creatore e responsabile di Itsright, racconta la sua esperienza nella gestione dei diritti musicali. In prima fila, intanto, l’avvocatessa Giovanna Cau, storica promotrice di tante battaglie legate alla cultura e al sociale, prima fra tutte quella sul diritto d'autore e la tutela degli attori e dei lavoratori dello spettacolo, dà la sua benedizione.
 Chiara Gelato

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