mercoledì 10 marzo 2010

Manifestazione del 18 marzo 2010. La posizione di Artisti7607


Il CLLAIE (Comitato liberi lavoratori IMAIE) ha indetto una manifestazione il 18 marzo in Piazza Montecitorio sollecitando la partecipazione di ARTISTI 7607.

Crediamo che le manifestazioni siano importanti ma per essere efficaci richiedano una condivisione di obiettivi e strategie.
Il Cllaie, come riporta il volantino della manifestazione, ha organizzato un sit-in "per chiedere al governo di decidere in tempi brevi il nostro futuro".
Per capire se ad oggi esista o meno una condivisione degli obiettivi e' giusto chiedersi: sulla base di quale proposta?
Quella del Cllaie, come dichiarato nella loro "bozza di documento programmatico..." era quella di trasformare l'Imaie da Ente privato in Ente pubblico. Questa affermazione e' in contraddizione con quanto auspicato dagli artisti per le ragioni riportate nel volantino stesso dove si afferma che questo e' un "'Istituto che senza gravare sulle tasche dei cittadini gestisce e distribuisce i diritti degli artisti interpreti esecutori". Quindi, aggiungiamo noi, deve essere gestito dagli Artisti.
Inoltre, nel volantino si fa riferimento ad una nuova "entita'" che si dovrebbe occupare dei nostri diritti mentre stiamo ancora aspettando che il Tar decida sulla legittimita' o meno dell'estinzione.

Abbiamo già espresso e riconfermiamo la nostra preoccupazione per il danno che l’attuale situazione dell’Imaie crea e creera' agli oltre 65.000 artisti e ai 45 lavoratori, ma riteniamo che delegare le istituzioni a decidere sul futuro dell'Imaie, senza un confronto su proposte formulate dagli artisti, possa portare a soluzioni distanti da quelle che noi vorremmo.

Come abbiamo già segnalato una possibilità potrebbe essere quella di chiedere al governo di ritirare l'estinzione dell'Imaie previa l'accettazione, da parte dei Sindacati (soci fondatori) di alcune modifiche allo Statuto che permetterebbero di rinnovare l'Imaie e di ricominciare ad operare rapidamente partendo da nuove basi.
Per questo abbiamo chiesto la consulenza del Prof. Bernardo Giorgio Mattarella, professore straordinario di diritto amministrativo nella Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Siena.

Questa ci sembra una proposta concreta su cui avviare un confronto per difendere i lavoratori e le "decine di migliaia di attori, doppiatori, musicisti e cantanti che non vedono tutelati i loro diritti seppure questi siano sanciti per legge".
Aspettiamo di valutare le risposte delle quali vi terremo informati e che ci auguriamo arriveranno tempestivamente
A questo proposito ringraziamo i tanti che gia' hanno sottoscritto la nostra proposta di Statuto.
Cordialmente

Artisti 7607

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