mercoledì 19 ottobre 2011

Artisti 7607: il punto di svolta



Cari tutti,

quando la nostra associazione e' nata si e' definita “gruppo di studio” perche' ci siamo assunti la responsabilita' di vigilare, informarci e informarvi su quanto accadeva nelle vicende dell'Imaie, Vecchia e Nuova.
Abbiamo continuato a pretendere che la “trasparenza” non sia solo una parola, ma un modo di agire. Per prima cosa abbiamo chiesto di far chiarezza sulla liquidazione della Vecchia Imaie. Ancora oggi non abbiamo ottenuto risposta alla domanda che tutti noi ci siamo fatti: “ dove sono finiti gli oltre 120 milioni che l'Istituto aveva nelle casse?” Con quali criteri e' stato stabilito che il “passivo supera l'attivo?” (come hanno dichiarato i Commissari Liquidatori sul sito dell'Imaie il 18.10.2010).
Per capirlo, come e' nostro diritto e come la legge ci consente, abbiamo chiesto per due volte (una al Tribunale e una alla Prefettura) l'accesso ai documenti della liquidazione: nel primo caso ci e' stata negata, nel secondo ad oggi non ci e' ancora arrivata risposta. Questa e' la vecchia Imaie. Continueremo a lottare finche' non sara' stata fatta chiarezza.
Per quanto riguarda la Nuova Imaie, per valutare se fosse possibile dare un contributo fattivo dall'interno, nell'ultimo anno e mezzo abbiamo partecipato alle riunioni del Comitato Consultivo.

Dopo un tempo, lungo, in cui abbiamo portato avanti il nostro compito di vigilare e le nostre richieste di trasparenza (a tutt'oggi siamo l'unica associazione del Comitato Consultivo ad aver presentato “in luce” i nomi dei propri associati, condizione indispensabile per essere titolati a partecipare), siamo giunti alla conclusione che, sostanzialmente, il Nuovo Imaie non e' diversa dalla Vecchia: pertanto, non puo' rappresentarci.
La conferma di cio' e' riscontrabile anche dal fatto che, per la maggior parte, e' gestita dalla stessa.”compagine” del passato la quale, ovviamente, non puo' che perpetrare gli stessi metodi del passato.

Gli artisti, ovvero gli unici veri titolari dei diritti patrimoniali, non hanno potuto né partecipare alla nascita del Nuovo IMAIE né contribuire alla predisposizione del suo Statuto.
Non vi è stato e non vi è nulla di democratico e partecipativo nel Nuovo IMAIE né di mutualistico o solidale per gli artisti. Si tratta di un’errata scelta normativa con la quale si vorrebbe mettere “sotto tutela” la nostra categoria.
Già oggi il Nuovo IMAIE, senza averne alcun titolo, sta negoziando accordi con i produttori, sia del settore audio che video, in danno della nostra categoria. E, cosa ancor più grave, ci risulta che Nuovo IMAIE insieme con il Ministero dei Beni Culturali vogliano sancire, con un imminente decreto ministeriale, un monopolio legale in capo all’Istituto, al quale si affiderebbe una rappresentanza esclusiva ed obbligatoria dei nostri diritti.
Nonostante la passata esperienza fallimentare, il Governo ha voluto ricostituire con l’art.7 della legge n.100/2010 un “Nuovo IMAIE” con i medesimi protagonisti di quello “Vecchio” e volendo ripetere un “modello pubblicistico” attraverso un Monopolio che in tutti i Paesi è considerato superato, con l’inaccettabile risultato che Nuovo IMAIE sarebbe legittimato a rappresentare universalmente gli aventi diritto in Italia, indipendentemente dal fatto che questi ultimi siano iscritti o meno al Nuovo IMAIE.
Noi siamo fermamente contrari a tale ipotesi e intendiamo promuovere un mercato libero della gestione dei diritti connessi, così come avviene in tutti i paesi europei e extra europei. Dove i gestori (collecting societies) competono sull’efficienza dei costi amministrativi e dei servizi offerti e gli artisti sono liberi di decidere da chi farsi meglio rappresentare.
Intendiamo difendere il diritto di scegliere, gia' espresso dal Garante della Concorrenza che afferma: “che sia salvaguardata la [...nostra facolta'....] di decidere liberamente se ed eventualmente a quale intermediario affidare l'esercizio dei propri diritti [...]”.
E' per difendere questo principio che l'Associazione Artisti 7607, attraverso i componenti del consiglio direttivo , ha deciso di non sostenere l'iscrizione al Nuovo Imaie: a questo proposito ricordiamo che l'Istituto Nuovo Imaie e' obbligato a versarci i proventi dei compensi gia' incassati e a noi spettanti in quanto“aventi diritto”, indipendentemente dall'iscrizione.
Così come prevede l'art. 11 del nostro Statuto, intendiamo iniziare un nuovo percorso che e' quello di “promuovere, stimolare e stipulare appositi accordi con l'Imaie, la S.I.A.E., le associazioni di categoria dei produttori di fonogrammi e con le emittenti radiotelevisivi […] e provvedere, poi, alla gestione delle relative somme, compresa la loro distribuzione tra gli aventi diritto”.
Dopo lunghe analisi, siamo anche arrivati alla conclusione che e' inevitabile che la Musica e l'Audiovisivo, avendo problematiche completamente diverse, viaggino su binari distinti anche se paralleli, come l'esperienza Europea conferma.

A coloro che ritengono di sentirsi meglio rappresentati dal Nuovo Imaie anziche' dalla nostra associazione, chiediamo di comunicarci la propria intenzione entro 15 giorni e noi provvederemo a togliere il nominativo dall'elenco degli artisti che la nostra associazione andra' a rappresentare ai tavoli delle trattative (fermo restando che ognuno sara' libero di farlo anche in seguito, abbiamo la necessita' di stabilire un termine per poter cominciare una serie di azioni da subito: potete inviarci la comunicazione al nostro indirizzo Artisti7607@gmail.com).


A quelli che, invece, vorranno condividere con noi questo nuovo percorso confermiamo che, affiancati da tecnici di nostra fiducia, condividendo strategia ed esperienze con altre societa' indipendenti della musica e dell'audiovisivo Italiane e straniere che condividono le nostre necessita', ci impegneremo insieme a voi per creare la casa in cui vogliamo abitare.
E' una scelta che molti di noi hanno auspicato fin dalla nascita dell'Associazione, l'abbiamo rimandata a lungo perche' consapevoli dell'impegno enorme che questa scelta prevede. La stessa tenacia che ci ha portato a diventare piu' di 1000, adesso dovremo usarla per affrontare anche i ritardi e gli ostacoli che troveremo sulla strada: la storia insegna che ogni cambiamento, anche se giusto e necessario, mette in discussione equilibri ed interessi gia' ben strutturati che tentano di ritardarne la realizzazione.
Siamo pronti ad accettare la sfida, come associazione di categoria che rappresenta oltre 1000 artisti dell'audiovisivo, di auto-rappresentarci con professionalita' ed assumerci la responsabilita' di creare un luogo in cui, al centro di ogni scelta, ci siano gli unici titolati e destinatari di quelle scelte e di quegli interessi: gli artisti.
La condizione, l'unica, che fara' la differenza per la riuscita di un progetto che in Italia rappresenta un passaggio storico in cui gli artisti non saranno piu' obbligati a sottostare ad un Monopolio imposto dall'alto, sara' una sola: la tempestivita' e la compattezza con cui ci presenteremo agli appuntamenti a cui saremo chiamati.

Il Consiglio Direttivo di Artisti 7607: Elio Germano, Carmen Giardina, Neri Marcore', Cinzia Mascoli, Pivio, Paco Reconti, Alessandro Riceci, Claudio Santamaria.




Alleghiamo la lettera inviata da Artisti 7607 all'Autorita' Garante per la Concorrenza ed il Mercato (clicca qui per leggere)

... E la lettera con richiesta di incontro inviata al Ministro per i Beni e le attivita' Culturali On.le Giancarlo Galan 


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