mercoledì 15 dicembre 2010

Artisti 7607 ha impugnato l'atto di approvazione dello statuto del Nuovo Imaie.

Cari tutti,


dopo l'approvazione di un Decreto contestato unanimemente, quello degli Enti Lirici, che all'art. 7 risolveva la questione dell'Imaie mettendo in liquidazione un Istituto privato in attivo e facendolo rinascere con un pesante controllo governativo, ci siamo trovati a dover prendere una decisione importante come quella di impugnare o meno l'approvazione dello Statuto del Nuovo Imaie.

Abbiamo fatto un referendum e vi abbiamo chiesto cosa ne pensavate: ci avete risposto “si”. I pareri contrari sono stati solo quattro.


La maggioranza degli artisti consultati si e' espressa a favore dell'impugnazione e noi, come l'Associazione Artisti 7607 e come singoli aventi diritto e componenti del consiglio direttivo, l'abbiamo fatto. La maggior parte degli artisti chiamati ad esprimersi attraverso un referendum (l'unico, ci risulta) ritiene che ne' nella forma ne' nei contenuti questo statuto soddisfi e tuteli i diritti degli artisti ne', tanto meno, crei una linea di demarcazione dai metodi del passato.


Ci basta ricordare che, come associazione che rappresenta oltre 900 artisti, avevamo chiesto in tutte le sedi istituzionali e all’avv. Micciche' di poter partecipare alla stesura dello statuto prima che venisse approvato. Abbiamo ottenuto solo una mera “spiegazione”, senza poter esaminare autonomamente un atto fondamentale.

Abbiamo potuto consultarlo solo dopo la sua definitiva approvazione, quando non si potevano piu' modificare disposizioni come il voto pesante e l'azzeramento di tutti i soci Imaie che si dovranno riiscrivere a fronte, invece, del non azzeramento di parte di quella compagine gestionale indicata dal Tar e dal Prefetto come una delle cause di scioglimento dell'Istituto.

Ora ci troviamo con un Istituto privato sottoposto ad un “pesantissimo” controllo di tre Ministeri oltre alla presidenza del Consiglio dei Ministri che potranno invalidare qualsiasi decisione verra' presa nel “Comitato Consultivo” durante tutta la cosiddetta “fase ponte” che durera' sicuramente per tutto il 2011.

Un anno, almeno, in cui gli artisti saranno costretti a confrontarsi e scontrarsi fra di loro sulla definizione di “artista professionista” o “artista non professionista” (su cui il legislatore non si è mai espresso), a fronte invece dell'imminente avvento del digitale terrestre che moltiplichera' il riutilizzo di opere audiovisive o musicali. Noi ci stiamo presentando a questo appuntamento con le quote a minuto piu' basse d'Europa. Le regole che verranno scritte ora saranno difficili da cambiare successivamente e non possiamo permettere che in un momento cosi' delicato gli unici azionisti di questo Istituto siano relegati ad un ruolo solo “consultivo”.


Riassumiamo alcune delle nostre posizioni e richieste:


  • vogliamo esercitare il diritto di voto il prima possibile, senza il voto pesante, stante l’impossibilità di disporre di dati certi e/o di criteri condivisi. Proponiamo, pertanto, di ammettere al voto tutti gli artisti aventi diritto che fino alla data odierna abbiano riscosso proventi dall'Imaie, almeno per questa prima tornata elettorale.

  • Per assicurare la massima trasparenza chiediamo che venga costituito un comitato formato da rappresentanti delle associazioni di artisti che riesaminino l’effettiva sussistenza di pagamenti in capo ad artisti interpreti esecutori, dissipando così ogni incertezza sulla “base elettorale”.

  • Le contestazioni relative alla base elettorale dovranno essere definite da un organo terzo, composto da professionisti di adeguata capacità ed indipendenza, designato esclusivamente dagli artisti interpreti esecutori che si avvarrà delle strutture del Nuovo IMAIE.

  • considerato che il regolamento elettorale, secondo il decreto e lo statuto, dovrebbe essere approvato dai Ministeri chiediamo di adottarne uno provvisorio, redatto dai tecnici dotati di adeguata capacità ed indipendenza così da permettere che in breve tempo si avviino le procedure elettorali.

  • chiediamo che alle negoziazioni per il rinnovo dei contratti con gli utilizzatori partecipi una rappresentanza degli artisti con l’assistenza di un legale di loro fiducia. Come dice il poeta: “ci fidiamo, ma non ci affidiamo”.

  • poiché sussiste una continuità fra la “vecchia” IMAIE ed il “Nuovo IMAIE” (gli eventuali avanzi della liquidazione dovrebbero essere assegnati al “Nuovo IMAIE”) chiediamo che venga offerto adeguato sostegno agli artisti rispetto alla fase liquidatoria. Ci risulta infatti che, a tutt'oggi, a molti artisti sia stata rifiutata la fattura che riportava in oggetto la dicitura “acconto sul maggior dovuto”, anche se contabilmente e legalmente ineccepibile.


Questo Decreto ha fatto nascere un “Nuovo Imaie” in cui gli artisti sono rimasti fuori dalla porta e che, per stessa ammissione dei Sindacati che l'hanno sottoscritto ed alcune associazioni che hanno assistito gli artisti, non piace a nessuno.

La legittima difesa, dovuta, ora si puo' esercitare sullo statuto e sulle norme che contiene. L'atto di impugnazione e' una grande speranza che riapre la trattativa per tutti gli artisti che potranno ottenere maggiori garanzie per il futuro: l'alternativa sarebbe quella di “girare a vuoto” per un tempo indeterminato.

Un tempo in cui, come afferma Benedetta Buccellato dell'ApTI si corre “il rischio (per noi una certezza) che il dibattito con e tra gli artisti sia marginale rispetto a tutto cio' che e' gia' stato deliberato altrove”.


Chiediamo a tutte le associazioni che abbiamo incontrato nel primo Comitato Consultivo, che con noi hanno espresso perplessita' e che condividono il nostro punto di vista, di supportare lo sforzo che la nostra associazione sta facendo per ottenere garanzie per il futuro della tutela dei diritti e di indicarci eventuali altre riflessioni da aggiungere alle nostre per creare una comune piattaforma.

Il varco che abbiamo creato sara' tanto maggiore quanto maggiore sara' il numero degli artisti che vorranno condividerlo ed unirsi a noi.


Noi andremo comunque avanti con fermezza ma aperti al dialogo e disponibili ad una definizione bonaria laddove il Presidente del Nuovo IMAIE offra le dovute garanzie a favore delle richieste degli artisti.


A questo proposito ringraziamo l'Avv. Cristina Piovani, il Prof. Bernardo Giorgio Mattarella e lo Studio Legale Scicchitano, in particolare l'Avv. Raffaella Sturda' e l'Avv. Vincenzo Maruccio, che hanno presentato il ricorso al Tar e ci assistono con grande competenza e generosita'.


Il consiglio direttivo di Artisti 7607:

Elio Germano, Carmen Giardina,

Neri Marcore', Cinzia Mascoli, Pivio,

Paco Reconti, Alessandro Riceci,

Claudio Santamaria

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