martedì 2 febbraio 2010

Cosa comporta la comunicazione dei Commissari liquidatori del 18 gennaio 2010?

I liquidatori nominati dal Presidente del Tribunale hanno esaminato il bilancio dell’IMAIE ed hanno concluso che il patrimonio dell’ente non è in grado di soddisfare tutti i creditori. Ciò comporta che debba procedersi allo scioglimento dell’ente attribuendo ai creditori (tendenzialmente gli artisti interpreti esecutori) non integralmente il proprio credito … ma una quota inferiore dello stesso.
I lavoratori dovranno essere licenziati, con contestuale corresponsione del trattamento di fine rapporto. Tale credito tuttavia – come è giusto che sia - è privilegiato rispetto agli altri crediti.
Le somme offerte agli artisti interpreti esecutori, sono tuttavia condizionate dall’assenza di contestazioni. Se un qualsiasi creditore (non necessariamente artista) contesti il riparto prospettato dai liquidatori … la liquidazione dovrebbe attendere la definizione dei contenziosi, salvo distribuire uno “stralcio”, ossia un anticipo.
L’anticipo, per ragioni cautelari, non può che essere ancora inferiore al credito prospettato.

Ovviamente l’estinzione dell’IMAIE costituisce una delle cause di tale sbilanciamento patrimoniale.
L’estinzione – ossia la cessazione dell’ente – comporta, da un lato, l’insorgenza immediata di alcune obbligazioni, altrimenti “spalmate” nel tempo (es.: il trattamento di fine rapporto dei lavoratori diviene un’obbligazione attuale e cumulativa solo con l’estinzione); dall’altro, l’azzeramento di tutti i beni immateriali (es.: i sistemi informatici dell’IMAIE, in occasione dell’estinzione perdono qualsiasi valore…ove l’ente continuasse a vivere, avrebbero comunque un valore).

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