domenica 15 novembre 2009

Relazione dell'incontro del 10.11.2009

ARTISTI 7607 - RELAZIONE dell'incontro del 10.11.2009
Il 10 novembre abbiamo organizzato un incontro del gruppo di studio “Artisti 7607” per continuare il lavoro di informazione e raccolta di proposte con i Soci e Aventi diritto IMAIE. Ricostruire i fatti, per chi come noi non ha partecipato alle precedenti gestioni, diventa necessario per formulare ipotesi future che tengano conto delle esperienze del passato. Ringraziando tutti coloro che hanno partecipato all’incontro, ci auguriamo che un numero sempre maggiore di artisti sia consapevole che solo se realmente informati possiamo fare proposte concrete sul futuro dei nostri diritti,.
Per comprendere meglio l'anomalia di fronte alla quale ci troviamo abbiamo fatto una breve contestualizzazione storica:

il Diritto connesso e' nato il 26 ottobre 1961 dalla “Convenzione di Roma” che prevedeva la firma di almeno 30 Stati. Questa convenzione è stata ratificata nel nostro paese il 1 settembre del 1975. Da quella data gli Enti Utilizzatori (RAI, Mediaset, Sky, ecc) hanno l'obbligo di pagare una quota agli artisti per la riutilizzazione delle opere.
A differenza di altre nazioni, dove esistono piu' organismi di gestione, viene fatta la scelta di costituire un unico Ente che rappresenti sia la Musica che l'Audiovisivo.
L'IMAIE nasce, per la musica, il 16 settembre 1977 ed e' costituita dalle tre Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL in qualita' di soci fondatori e con la partecipazione di 24 artisti.
Il 1 gennaio 1998 il diritto connesso viene inserito nella legislazione anche per il settore audiovisivo.
L'IMAIE e' un Ente privato di natura mutualistica che tutela “tutti i diritti spettanti agli Artisti Interpreti Esecutori a fronte di utilizzazioni in pubblico (radio, tv pubbliche, private ed altro) di opere realizzate su supporti magnetici, nonche' della cosiddetta “copia privata” e di tutti i diritti di riutilizzazione tramite nuove tecnologie (telefonia, on-line, ecc.).
Tutte le decisioni fin qui attuate sono state prese dagli Organi Collegiali, che, oltre al Comitato di Presidenza, al Collegio dei Sindaci e al Collegio dei Probiviri, sono:
⁃ l'Assemblea dei Delegati, composta da 60 artisti (30 per la musica e 30 per l'audiovisivo) i cui componenti sono votati direttamente dalla base dei soci;
⁃ il CdA (Consiglio di Amministrazione), votato direttamente dall'Assemblea dei Delegati e composto da 8 artisti (4 per la musica e 4 per l'audiovisivo) e 6 rappresentanti sindacali (2 per ognuna delle sigle CGIL, CISL e UIL) eletti direttamente dai Sindacati.
Nell'ultimo triennio i 4 rappresentanti del CdA per l'audiovisivo sono stati:
⁃ Massimo Ghini
⁃ Ludovica Modugno
⁃ Maria Rosaria Omaggio
⁃ Domenico Palmara
e per la musica:
⁃ Stefano Torossi
⁃ Vincenzo Canali
⁃ Marco Mauri
⁃ Edoardo Vianello (nell'ultimo anno eletto Presidente dell'IMAIE)

Il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, nominato direttamente dal Ministero, e' stato il Dott. Ferrazza (fino alla meta' del 2008) a cui e' subentrato il Dott. Galoppi, che attualmente e' anche il Presidente dei tre liquidatori che dovrebbero distribuire gli oltre 110 milioni di euro ancora in giacenza in diverse banche.

Il Direttore Generale e' la Sig.ra Maila Sansaini.
I rappresentanti sindacali nel CdA sono stati:
⁃ Otello Angeli e Maurizio Feriaud per la CGIL
- Domenico Del Prete e Angelo Venturini, sostituito dalla fine del 2008 da Pier Verderio, per la CISL
⁃ Francesco Cisco e Natalino Palombo per la UIL
I soci iscritti all'IMAIE sono circa 4.500 e gli Aventi Diritto sono oltre 60.000, molti dei quali non rintracciati e i cui proventi non distribuiti costituiscono parte delle giacenze degli oltre 110 milioni.

Con quasi trent'anni di ritardo ci eravamo allineati al resto del mondo.
L’IMAIE e’ stata estinta prima delle elezioni per il rinnovo del terzo triennio della propria esistenza.
La maggioranza dei soci e aventi diritto non ne ha capito, ad oggi e fino in fondo, la ragione.
Nell'incontro del 10 novembre abbiamo esaminato con l’aiuto di un esperto le sentenze della Prefettura e i relativi ricorsi al TAR (consultabili su: artisti7607.blogspot.com).
Ricordiamo che una delle motivazioni per cui il TAR aveva espresso un parere contrario alla messa in liquidazione dell'Ente e' quella della “strutturale inadeguatezza dell'Ente a perseguire i suoi scopi istituzionali” - (cioe' a distribuire i soldi) dovuta - “non tanto alla compagine gestionale dell'ente – pur rivelatasi inidonea ad assumere scelte condivise ed efficaci al conseguimento degli obiettivi previsti dal legislatore – quanto alla inadeguatezza della legge attualmente in vigore cui sarebbe necessario apportare modifiche al fine di introdurre procedure che garantiscano certezza nell'individuazione degli aventi diritto”.

L'inadeguatezza della legge a cui si fa riferimento e' che gli Utilizzatori (RAI, MEDIASET, Sky, ecc) avrebbero l'obbligo per legge di comunicare i nomi di tutti gli Interpreti Esecutori presenti nelle opere ma se questo non avviene non sono sottoposti ad alcuna sanzione.

Questo e' un punto importante che nell'incontro avuto con il Dott. Nastasi del Ministero gli “Artisti 7607” hanno segnalato e che riproporrebbe il problema dell'individuazione degli Aventi Diritto anche nella ipotetica nuova IMAIE.
Ci sorprende che questo punto non sia stato affrontato in modo risolutivo nelle precedenti gestioni. Come pure ci sorprende che i contratti con gli Enti Utilizzatori siano scaduti da piu' di due anni e ci vedano riconoscere “le quote a minuto” piu' basse d'Europa.
Nello stesso incontro abbiamo esaminato i punti dell’Accordo firmato dai sindacati (voto pesante, inserimento di una figura di nomina ministeriale all’interno di un Ente privato, criteri e tempi di distribuzione delle giacenze) che non ci trovano d’accordo o a cui vanno apportate delle modifiche.

Abbiamo invitato all'incontro alcuni tecnici tra cui un avvocato esperto di diritti che ci ha dato la disponibilita' ad approfondire tutti gli argomenti che ancora ci risultano oscuri e che sta approfondendo lo studio di regolamenti e statuti di Enti simili all'IMAIE come l'ADAMI in Francia, una societa' privata “gestita da e per gli artisti” che esiste da piu' di 50 anni e gestisce i diritti di oltre 100.000 aventi diritto fra musica e audiovisivo.

La situazione attuale dell’IMAIE lede un diritto, riconosciuto per legge a tutti i soci e agli aventi diritto gia’ iscritti, per la mancata distribuzione dei compensi fino ad oggi maturati e crea un danno anche a coloro che, pur avendo nel frattempo maturato i requisiti per diventarlo, non possono vedersi riconosciuti come tali.

Siamo in tanti a sentire la necessita' di essere rappresentati con metodi e modi diversi da quelli che ci hanno portato all'attuale stato delle cose perche' siamo in tanti a voler diventare “Artisti Interpreti Esecutori dei nostri diritti”.

Se vuoi aderire al nostro gruppo invia una mail di adesione a : artisti7607@gmail.com

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