giovedì 21 ottobre 2010

REFERENDUM DI ARTISTI 7607

“Davanti a tutto quel genuflettersi e inchinarsi di attori e attrici, di artisti e commedianti, di registi e teatranti, di cantanti e cantautori, quasi quasi mi dispiaceva di aver previsto leggi che non contempleranno più la posa prona, il servaggio, l’accattonaggio dell’artista al politico”. […] “A che serve, pensavo, dare loro soldi e ragioni, se ad animarli non è il fuoco dell’arte, ma un pregiudizio politico ostinato, se è soltanto un cieco odio atavico che li strugge, perché non trova più il modo per esprimersi [...]

Dichiarazione del Ministro dei Beni e le attivita' Culturali

Sandro Bondi


Cari tutti,

dopo l'incontro con l'Avv. Micciche', consigliere di Bondi e neo-Presidente del Nuovo Imaie, abbiamo deciso di sottoporvi lo statuto di quello che dovrebbe essere il “Nuovo” Istituto Mutualistico degli Artisti Interpreti Esecutori (per prenderne visione clicca qui: www.nuovoimaie.it}

Riteniamo che sia necessario un referendum su uno statuto che ci lascia molto perplessi e che nasce senza una reale consultazione preventiva della categoria degli artisti.

Il referendum e' inoltre uno strumento di democrazia interna all'Associazione Artisti 7607 a cui teniamo particolarmente.

Andando con ordine: per quanto riguarda le nostre perplessita' esse comprendono vari punti e partono dalla constatazione che tutte le richieste da noi formulate all'Avv. Micciche', nell'interesse di tutti, sono state completamente respinte.

Non vi e' quindi nessuna possibilita', di fronte a un tale atteggiamento di chiusura, di ipotizzare qualsiasi forma di dialogo.

Avevamo infatti chiesto:

- l'ndividuazione di una data certa per le elezioni (6 mesi) per permettere in breve tempo agli artisti di votare democraticamente i propri rappresentanti attualmente scelti con criteri a noi sconosciuti

- di poter nominare direttamente due esperti “con poteri di ispezione e controllo” presso il Collegio dei sindaci/revisori dei conti, anche solo con voto consultivo, almeno per il tempo in cui il Nuovo IMAIE resterà privo di organi democraticamente eletti

- il diritto di accesso degli artisti aderenti al Nuovo IMAIE a tutte le delibere dei Soci fondatori, del Presidente incaricato/delegato, del Direttore Generale e degli organi di controllo, allo scopo di consentire la più ampia conoscenza e trasparenza nell’amministrazione dell’ente.

Non solo tutto cio' non e' stato recepito ma l'unica alternativa che ci e' stata proposta e' di accettare in toto lo statuto preconfezionato e, a nostro avviso, lesivo dei diritti fondamentali dell'artista che sono: uguaglianza, nessuna distinzione per reddito o fama, trasparenza, equo compenso, pari rappresentativita' secondo il principio “una testa un voto” nell'elezione degli organi del nuovo Imaie, riconoscimento e applicazione dei principi enunciati dallo Statuto Sociale Europeo degli Artisti.

Nello statuto presentato da Micciche' e approvato dai tre ministeri competenti, invece, si propone:

- il “voto pesante (la creazione tra gli artisti di due “fasce” di appartenenza, contrariamente al carattere mutualistico dell’ente, in cui peserebbe di piu' il voto dei privilegiati dall'attuale panorama mediatico clientelare)

- l'attribuzione di un ruolo marginale (quindi privo di peso decisionale) agli artisti sia nel periodo ponte (gestione Miccichè) sia nella fase “a regime”

- l'azzeramento di tutti gli artisti gia' soci della vecchia Imaie che per re-iscriversi dovrebbero sottoporsi ad una selezione con criteri scelti da rappresentanti non democraticamente eletti ma “imposti dall'alto”, senza invece azzerare quella struttura amministrativa gia' descritta nelle sentenze del Tar come una “compagine gestionale inidonea a fare scelte condivise” e indicata come una delle cause dell'estinzione dell’Imaie.

Alla luce della situazione che si e' cosi' determinata crediamo sia necessario respingere il progetto del governo e del Ministro Bondi.

E' d'obbligo, dopo quando accaduto, pretendere garanzie per tutti gli artisti considerato che dovremo avere a che fare con questo “Nuovo Imaie” per tutto il tempo che servira' a creare un'alternativa al Monopolio e vorremmo sottoporre questa decisione al voto democratico di tutti gli associati che fino ad oggi ci hanno concesso la loro fiducia.

La domanda che ti poniamo e' questa:

- sei favorevole a che l'Associazione Artisti 7607 ricorra al Tribunale amministrativo regionale (TAR) per richiedere l’annullamento dell'approvazione di questo statuto?

SI NO

Ti chiediamo di rispondere con una mail da questo momento fino al termine massimo di domenica 24 ottobre.

Grazie e presto,

il consiglio direttivo di ARTISTI 7607 : Elio Germano, Carmen Giardina, Neri Marcorè, Cinzia Mascoli, Pivio, Paco Reconti, Alessandro Riceci, Claudio Santamaria.

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