martedì 10 agosto 2010

Artisti 7607 - Aggiornamenti estivi

Cari tutti,


la calura estiva ci trova ancora incollati al computer per informarvi sugli sviluppi delle vicende Imaie. Contiamo sulla vostra attenzione nel leggere questi ultimi aggiornamenti, anche in previsione delle importanti decisioni che l'Associazione dovra' prendere al rientro dalla pausa estiva.


Da dove veniamo: a seguito della messa in liquidazione della “Vecchia Imaie” e' stata decisa la nascita di un “Nuovo Imaie, attraverso un Decreto Legge. Il nuovo istituto, come recita il testo, deve essere costituito dagli artisti interpreti esecutori, assistiti dalle organizzazioni sindacali [...] maggiormente rappresentative a livello nazionale […] e dalle associazioni di artisti interpreti esecutori che siano in grado di annoverare come propri iscritti almeno 200 artisti”.

A poche ore dalla conversione in legge del Decreto e' stato presentato all'approvazione dei Ministeri (dall'AIE 77) un primo Statuto per la costituzione di un “nuovo Imaie”. Tale Statuto e' stato già respinto perche' privo di alcuni dei requisiti necessari (in particolare mancava l'assistenza delle organizzazioni sindacali).

Alcuni giorni dopo e' stato presentato dall'Avv. Micciche' (gia' legale della vecchia Imaie) un secondo Statuto (attualmente al vaglio dei Ministeri e ad oggi non consultabile) per la costituzione di un altro “Nuovo Imaie” che invece avrebbe ottenuto “l’assistenza dei sindacati” come confermato da un comunicato unitario di CGIL CISL ULI del 16 luglio 2010 in cui si dichiara che: le Organizzazioni Sindacali […] non hanno costituito il Nuovo Imaie, ma [...] hanno semplicemente fornito assistenza ai numerosi artisti convenuti per la costituzione dell’Istituto”.

Quali e quanti sono i “numerosi artisti” convenuti a tutt'oggi e' un mistero.

Data la inspiegabile segretezza con cui tutto accade e considerato che da piu' parti ci e' giunta voce che gli artisti e le associazioni firmatarie del Nuovo Imaie non hanno letto lo statuto che hanno sottoscritto ci siamo chiesti: chi aveva scritto cosa in nome di chi?

Questo aiuta a comprendere la situazione nella quale starebbe nascendo il “nuovo Imaie' che, essendo prevalentemente composto da molte delle persone che hanno gestito il vecchio, sembra ereditarne molti degli antichi vizi.

Come associazione di categoria che rappresenta oltre 700 artisti (ben oltre i 200 indicati) abbiamo offerto, mediante espressa richiesta alle persone e alle Istituzioni coinvolte, la nostra disponibilita' a collaborare nella costituzione del nuovo Imaie, come previsto dalla legge. Ne' nel primo caso, ne' nel secondo, siamo stati consultati in modo idoneo: non ci e' stata data la possibilita' di leggere gli Statuti, ne' di sapere quali sono e da chi sono composte le altre associazioni e gli artisti firmatari, ne' con quali criteri siano stati scelti. Per questi ragioni non abbiamo sostenuto nessuno dei due progetti.

Abbiamo dialogato, e continueremo a farlo, con tutti coloro disposti a un confronto aperto e leale per cercare punti in comune su cui formulare proposte a tutela degli artisti.

Ci siamo resi conto che, pur nella diversita' di alcune posizioni (per noi e' fondamentale sottoscrivere solo documenti che abbiamo avuto la possibilita' di consultare), molti artisti sono uniti nel comune intento di voler esercitare un reale controllo su tutte le procedure di traghettamento dal vecchio al nuovo Imaie per garantire quella trasparenza tante volte auspicata.


Dove siamo: per rendere reale la vigilanza e la partecipazione degli artisti alla costituzione di un nuovo Istituto riteniamo necessarie alcune condizioni che abbiamo formulato (consultabili sul blog) e che invieremo a tutte le sedi competenti in cui, tra le altre cose, chiediamo:

  • l'ndividuazione di una data certa per le elezioni.

  • il poter nominare direttamente due esperti “con poteri di ispezione e controllo” presso il Collegio dei sindaci/revisori dei conti, anche solo con voto consultivo, almeno per il tempo in cui il Nuovo IMAIE resterà privo di organi democraticamente eletti.

  • diritto di accesso degli artisti interpreti esecutori aderenti al Nuovo IMAIE a tutte le delibere dei Soci fondatori, del Presidente incaricato/delegato, del Direttore Generale e degli organi di controllo, allo scopo di consentire la più ampia conoscenza e trasparenza nell’amministrazione dell’ente.


Dove stiamo andando: pur restando in attesa di risposta alle proposte avanzate (su cui vi terremo informati) le vicende dell'Imaie ci hanno fatto sorgere alcune domande sulla funzionalita' e la legittimita' di un monopolio per la gestione dei diritti di privati.

Consultando alcuni esperti del settore e osservando la condizione degli altri stati europei si rileva che la maggior parte di questi riconosce il diritto di raccolta e di distribuzione dei diritti connessi a diversi Enti privati che, in libera concorrenza tra di loro, svolgono il proprio compito.

Accentrare in un unico Istituto (ora con un maggior controllo governativo) la gestione dei diritti di tanti privati, oltre a farci fare un ulteriore passo indietro nei confronti delle piu' evolute tendenze europee, non salvaguarda la facolta' degli artisti di decidere liberamente dei propri diritti, come gia' espresso dal Garante della Concorrenza e del Mercato che a questo proposito dichiara:

si ritiene, pertanto, opportuno garantire che sia tutelato l'interesse del titolare del diritto a determinarsi autonomamente circa le scelte di gestione dei propri diritti e, quindi, che sia salvaguardata la sua facolta' di decidere liberamente se ed eventualmente a quale intermediario affidare l'esercizio dei propri diritti, con particolare riferimento all'esercizio del proprio credito al compenso”.


Con sempre maggiore convinzione e confortati dal parere di diversi esperti stiamo valutando l'ipotesi di diventare “grandi” e di creare “una Nostra Nuova Imaie” indipendente, che possa autonomamente raccogliere e distribuire i diritti di tutti gli associati che ne daranno delega. Fermo restando il nostro diritto di continuare a percepire quanto ci e' dovuto dalla Vecchia/Nuova Imaie.

Qual'e' la vostra posizione su questa ipotesi?

E' importante che ci inviate le vostre risposte, domande o proposte in merito: attraverso la mail (artisti7607@gmail.com), per posta alla sede dell'Associazione (Via Alberico II, n. 35 – 00193 Roma) o attraverso il nostro forum (cliccate qui per iscrivervi e partecipare).


Per passare alla parte ludica vi anticipiamo che stiamo organizzando per:

domenica 5 settembre

LA FESTA di Artisti 7607 al Circolo degli Artisti

con aperitivo, live music, performance ed ospiti a sorpresa sul palco.

A seguire come sempre

Lunedi 6 settembre

Aperitivo informativo al Contestaccio

Buona estate a tutti da Artisti 7607

4 commenti:

  1. ciao!

    sono d'accordo nel cercare di formare una "NOSTRA NUOVA IMAIE". credo sia l'unica soluzione per creare un organismo trasparente e ,si spera,funzionante.

    valeria

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    pienamente d'accordo a costituire una NOSTRA NUOVA IMAIE !
    Baci

    Pietro

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    forza...siamo in tanti...
    enio

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    Grazie per il Vostro Buon Lavoro! Sono d'accordo con Voi, Peter


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    grazie

    grazie per lo sforzo e il lavoro
    e per gli aggiornamenti continui anche con l'estate che avanza e il caldo e il deserto

    ho letto attentamente e inoltro a quante più persone possibile
    per me l'idea di un'imaie "nuova", autonoma, gestita dai 700 e passa che siamo
    non è da escludere, anzi, valutiamola

    il 5 settembre ci vediamo
    e intanto un abbraccio a tutti

    buona lavoro e buon agosto

    valentina


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  2. Nella penultima riunione, l'intervento di un prestigioso collega che ha firmato "al buio" per la Nuova Imaie costituita, ha messo in luce quanto l'analisi di Lucidi sia spietatamente vera. Tutta la scorza d'irresponsabilità e di tendenza alla delega che Lucidi ha fotografato per la non-categoria degli attori è emersa con aspetti anche patetici. Dispiace dirlo ma il politichese ha davvero fatto il suo tempo e il richiamo ai tatticismo del vecchio vocabolario di sinistra è roba scaduta, rifritta e maleolente. Credo che l'unica vera opzione per gli attori sia quella di prendere in mano il proprio destino e non delegare per pigrizia o pretesa superiorità di artisti. Trattasi di spocchia e di un atteggiamento che caratterizza ormai pochi privilegiati. Mi sembra che nell'Associazione 7607 ci siano degli ottimi consulenti e dei tecnici della cui competenza approfittare. Non vedo altre opzioni che tirare su la testa e occuparsi finalmente della materia che ci riguarda. Non è soltanto la nostra economia e i diritti maturati, si tratta di rifarsi a una sana idealità per non ricadere nel circolo vizioso e magari fondare sul serio una categoria di rappresentanti della cultura italiana impegnati a non passare la mano e a rischiare di essere scomodi.
    Voto decisamente per creare un organismo indipendente e competitivo. Viste le premesse, credo che nella sedicente nuova Imaie non ci sarà posto per noi. I giochi sono fin troppo chiari, ma se ci saranno dei margini concreti per partecipare...Inch Allah!. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato per creare la base e il numero perché si possa parlare di una forza e m'impegnerò per dare una mano e fornire una spinta. Non potrò partecipare alla prima riunione di settembre, ma mi terrò aggiornato.Buone vacanze,
    Riccardo


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    Sono d'accordo con la proposta di fondare un' Imaie diversa dalla NuovaVecia-Imaie. In tal modo l'attore, insieme alle altre figure artistiche rappresentate, potrà vedere salvaguardata la sua facolta' di decidere liberamente se ed eventualmente a quale intermediario affidare l'esercizio dei propri diritti. Riferirsi alle legislazioni e prassi degli altri paesi europei, mi pare strada maestra da percorrere sempre, in ogni e qualsiasi caso. Un percorso che ci potrà evitare i territori infidi nei quali predomina la filosofia dell'inciucio, regola santificata da tutte le istituzioni politiche e sindacali di questo nostro bel paese. Fondiamola quest' IMAIE 7607.
    Grazie,
    Gianni

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    In merito alla "nostra Nuova Imaie" io personalemente sono d'accordo e appoggio totalmente.
    Mi spiace di non essere mai presente a tutte le iniziative in quanto vivo a Milano e per altro al momento non lavoro più come attrice.
    Ma vi sono vicina vicina vicina.
    mietta

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  3. Cari fondatori ed animatori del 7607,
    Ancora complimenti per tutto il lavoro che svolgete e tutta l'attenzione ai nostri diritti.
    Mi chiedete quale sia la mia opinione in proposito a Dove stiamo andando.
    Come sapete condivido fermamente la strada da voi indicata.
    Quindi sì, sono d'accordo con quanto proponete. Fondare il nostro istituto è necessario ed urgente.

    Permettetemi però qualche considerazione.
    Non solo credo dobbiamo tendere alla costituzione di un istitutto che amministri per noi e distribuisca il diritto connesso e che sia completamente scollegato dall'istituto definito "nuova imaie" identico a "imaie in liquidazione" e identico al vecchio "imaie" (con l'unica differenza che ne hanno svuotato le casse) e sostenuto sostanzialmente solo da alcuni impiegati e dal sai (che dovrà prima o poi rendere conto della propria complicità) che il governo ha voluto riproporre e semmai peggiorare. Ma il nostro nuovo istituto deve ovviamente accedere alle trattative per la definizione dei compensi per il diritto connesso.
    Come arrivare alla creazione di un nostro istituto e imporlo al governo e ai rivali è la domanda cui non è facile rispondere.
    Credo si debba comporre uno statuto completo, soddisfacente ed innovativo. Sebbene ne abbiate dato degli esempi, credo che si debbano dedicare i mesi a venire per comporre la carta fondamentale del nostro nuovo istituto, superando qualsiasi dubbio per evitare con l'esperienza gli errori colossali commessi in passato nelle nomine dei cda, del direttore generale del direttore amministrativo e nella scelta degli impiegati, tutti errori che sappiamo essere stati commessi per clientele, familismo ed interessi personali.
    Credo ancora che si debba combattere per accedere alla verifica dei conti, di cui solo i risultati sono stati comunicati vagamente dai liquidatori, nei termini scarni di deficit.
    Ricordo che sebbene il vecchio istituto imaie fosse in liquidazione, nell'ultimo anno ha comunque accumulato altri 24 milioni di Euro circa. Che ne fanno?
    ....continua....

    RispondiElimina
  4. ....continua....

    Credo si debba dichiarare guerra vera all'istituto di nomina governativa anche rifiutandosi con atto formale, di partecipare alle elezioni, creando discredito su quell'organizzazione a "delinquere" che ad oggi ha solo fatto sparire 120 milioni di attivo e non ha pagato il nostro diritto connesso dal 2007.
    Sono quindi contrario a chiedere
    "di poter nominare direttamente due esperti "con poteri di ispezione e controllo" presso il Collegio dei sindaci/revisori dei conti, anche solo con voto consultivo, almeno per il tempo in cui il Nuovo IMAIE resterà privo di organi democraticamente eletti",
    ma dovremmo imporre (anche attraverso la magistratura) due nostri esperti che controllino l'operare della nuova imaie, escludendo che votino perché non diventino complici con il nuovo istituto e per non dare a quello alcun riconoscimento e meno che mai fiducia.
    Una volta costituiti in vero istituto, dovremmo esigere di poter effettuare tramite nostri delegati esperti, il controllo di tutto quanto avvine nella nuova imaie fino a che non potremo accedere direttamente alle trattative e alla raccolta di quanto a noi spettante.
    In termini semplici, dovremmo credo, nominare fin da subito delle persone che ci rappresentino cui affidare l'incarico di operare per nostro conto presso l'imaie. Affermando quindi da subito la nostra sfiducia nei confronti di un istituto che non riconosciamo e contestualmente dovremmo credo trasformare la nostra associazione nell'istituto che abbia il compito di raccogliere e distribuire il diritto connesso agli associati.
    Non so se ciò sia possibile, ma dobbiamo asciugare l'acqua sporca nella quale navigano disinvoltamente i liquidatori ed il sai, anche cercando di fare luce sulla "cricca" che curando i propri interessi liquida tutto il liquidabile appartenente a noi lavoratori dello spettacolo al solo fine di distruggere la sacca di libero pensiero che noi con tutte le nostre infinite diversità comunque rappresentiamo.
    Vi ringrazio per l'attenzione.

    Federico

    RispondiElimina

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