domenica 21 marzo 2010

La manifestazione del Cllaie a Montecitorio. The day after

Il nostro gruppo “artisti 7607” e' stato accusato dal Cllaie di voler dividere gli artisti perche' non abbiamo partecipato ad una manifestazione in cui si andava a chiedere al Governo, al Ministro Bondi e al Dott. Nastasi del Mibac “un Ente subito, al di la' di qualsiasi natura giuridica”.

Questa posizione non e' condivisibile e non e' condivisa dalla maggioranza dagli artisti interpreti esecutori che, infatti, hanno disertato la manifestazione.

Questo, di fatto, e' un modo per cercare di “dividere gli artisti”.

La delegazione che ha avanzato proposte al Governo, di cui non conosciamo i contenuti e di cui non c'e' traccia nel comunicato diffuso dal Cllaie, si e' auto-nominata portavoce di tutti, pur rappresentando solo una parte esigua di soci e aventi diritto.

Vi segnaliamo alcuni stralci, significativi, del Comunicato del Cllaie:

“la delegazione ha espresso grande soddisfazione per la disponibilita' dimostrata dalla Presidenza della Camera e per l'impegno manifestato da alcuni parlamentari, tra cui:

- l'On. Fiorella Ceccacci Rubino - Popolo della liberta'

- l'On. Emerenzio Barbieri - Popolo della liberta'

- e l'On. Simone Balzelli – Popolo della liberta', gia' firmatari di un'interpellanza urgente

cioe' i tre firmatari dell'interpellanza (seduta n. 241 del 29.10.2009 – vedi link sul blog di artisti7607.blogspot.com) che chiedeva al governo di trasformare l'Imaie in ente pubblico o di accorparlo alla Siae, ipotesi che la stessa Siae ha bocciato e che ci avrebbe privato di ogni rappresentanza negli organi collegiali, come previsto dallo Statuto della Siae stessa.

Nel Comunicato del Cllaie si ringraziano, per l'interessamento e la sensibilita' espressa:

- Sen. Maurizio Gasparri - Capogruppo Popolo della liberta' del Senato

- Dott. Luca Sbardella - Capo segreteria Presidenza Popolo della liberta' Senato

- Sen. Alberto Filippo - Lega Nord

- Sen. Mauro Cutrufo – Popolo della liberta' .

- Si ringraziano altresi' il Sen. Vincenzo Maria Vita (PD) e l'On. Antonio Borghesi (IDV) per essere scesi in piazza per incontrare i manifestanti [...]

“Tra gli Artisti partecipanti molti i volti noti del mondo dello spettacolo, tra cui:

Massimo Ghini, Massimo Giuliani, Enzo Decaro, Domenico Palmara, Franco Trevisi, Jonis Bascir, Carlo Cartier, Guja Jelo, Ninetto Davoli, Enrico Silvestrin, Gepy&Gepy, Jinny Steffan, Flavio Fanasca, Darko Marich, Piotta, Ray Lovelock, Francesco Scali, Tiziana Foschi, Rodolfo Corsato, Danilo De Girolamo”.

Il comunicato del Cllaei conclude:

“In considerazione delle rassicurazioni ricevute, si guarda con maggior fiducia al futuro della gestione dei diritti degli Artisti ed alla tutela dei lavoratori, alla cultura della trasparenza e della legalita', rimanendo in attesa degli esiti dell'indagine della Magistratura che contribuira' a fare finalmente chiarezza sulle responsabilita' e le circostanze che hanno portato alla fine dell'Imaie”.

Ci chiediamo e chiediamo:

- Di quali “rassicurazioni” si parla?

- Da chi era composta la delegazione?

- Quali proposte sono state fatte?

- Perche' si parla di cultura della “trasparenza e della legalita'” e non si fa riferimento a nessun contenuto dei colloqui avuti?

- Quali e quanti artisti sono stati interpellati per ritenere di avere un mandato di rappresentanza?

Se l'Imaie e' in estinzione non esistono piu' organi legittimamente rappresentativi.

Apprendiamo, inoltre, da un comunicato congiunto firmato da Maurizio Fériaud (gia' presente nel CdA della precedente gestione dell'Imaie) in rappresentanza del Sai-Slc CGIL e da Pierluigi Salvagni per UNDA UIL COM, che i sindacati e le associazioni che hanno dato vita alla manifestazione del 18 marzo “provvederanno a fornire al Presidente della Camera e al Ministro Bondi una relazione dettagliata sull'intera vicenda”.

Premesso che l'attribuzione delle responsabilita' e' compito esclusivo della magistratura, e' chiaro a tutti che sull'Imaie non esiste una sola verita'.

Come afferma la sentenza del Tar, una delle ragioni dell'estinzione e' dovuta ad “compagine gestionale inidonea a fare scelte condivise”.

Per evitare fenomeni di “gattopardismo” riteniamo fondamentale che vengano ascoltate tutte le voci, non solo quelle di chi e' implicato nella precedente fallimentare gestione e, di conseguenza, non puo' farsi garante di quella chiarezza finale che tutti gli artisti interpreti esecutori chiedono, senza sconti per nessuno.

Ci chiediamo se le tre sigle sindacali e le associazioni che hanno dato vita alla manifestazione dimostreranno lo stesso spirito di collaborazione che hanno verso il governo anche nell'aprire un confronto sullo statuto da noi proposto e se c'e' la disponibilita' a fare non solo il dichiarato “passo indietro”, da parte di chi ci ha restituito un Istituto in “liquidazione” dopo averlo governato, ma a fare anche un passo in avanti. Nella direzione degli artisti.

Cordialmente.

Artisti 7607

P.S.: segnaliamo l'articolo apparso il 20.3.2010 sul quotidiano “Il Fatto” firmato da Malcom Pagani dal titolo: “Imaie pozzo senza fondo – Nel fondo privato dello spettacolo decine di milioni di euro svaniti nel nulla”

E' consultabile sul nostro blog: “artisti7607blogspot.com”

Nessun commento:

Posta un commento

Come Postare un Commento:
per motivi di trasparenza non sara' possibile fare interventi anonimi. Solo gli utenti registrati saranno autorizzati ad intervenire.